Quartetto  Indaco
quartetto
Eleonora Matsuno, violino
Ida Di Vita, violino
Jamiang Santi, viola
Cosimo Carovani, cello
Il 18 maggio 2023, dopo quattro round in cui si sono confrontati 10 quartetti provenienti da tutto il mondo, il Quartetto Indaco ha vinto il Concorso Internazionale di Musica da Camera di Osaka, in Giappone. Il Concorso, tra i più importanti del panorama internazionale e tra i pochi per quartetto riconosciuti dalla Federazione dei Concorsi Musicali Internazionali, ha assegnato all’ensemble italiano il Primo Premio e altri due premi speciali, per un totale di 3.000.000 di yen e decine di concerti in Giappone e in Europa.
Questa vittoria ha un portato storico: è la prima volta che un quartetto italiano vince il primo premio a uno dei grandi concorsi per quartetto d’archi, un segnale dell’altissimo livello ormai raggiunto dai musicisti italiani, confermato dalle importanti vittorie conseguite ai Concorsi Chopin, Paganini e Liszt del 2021, ma anche dell’estro e della felice libertà creativa del Quartetto Indaco, che ha convinto la giuria internazionale presieduta dal grande violoncellista giapponese Tsuyoshi Tsutsumi.
“…Quartetto Indaco from Italy, who chose to perform Schubert’s final quartet (D887). Their tightly knit interpretation of this work felt the most complete and seasoned of the three performances and above all, they breathed and sounded as one…” (Par Nahoko Gotoh, 23may 2023 )
“… Sound quality, impeccable together and
commitment to making the dialogue between the instruments intelligible … ” (Gaetano Santangelo, Amadeus)
Il Quartetto Indaco nasce nel 2007 presso la Scuola di Musica di Fiesole, grazie all’impulso di Piero Farulli e Andrea Nannoni, ed è oggi considerato tra i più interessanti quartetti d’archi italiani della sua generazione: Paolo Viola dice del quartetto che è formato da “musicisti che hanno raggiunto un magnifico suono e un’amalgama esemplare, e che sono entrati a pieno titolo nel gotha dei più importanti Quartetti italiani”.
Si è specializzato con esponenti dei maggiori quartetti del nostro tempo (tra gli altri, Hatto Beyerle e Günter Pichler del leggendario Quartetto Alban Berg e Rainer Schmidt del Quartetto Hagen) consegue il Master in Musica da Camera nel 2017 presso la Musikhochschule di Hannover, sotto la guida di Oliver Wille (Quartetto Kuss), ed in seguito anche in seno alla prestigiosa Accademia Chigiana con la quale collabora facendo concerto sia in Italia che all’estero.
Il quartetto è stato premiato con il premio Scotese nel 2017, il “Boersen Club Hannover” e dopo essersi aggiudicato il premio speciale “Jeunesses Musicales” al Concorso Internazionale “Premio Paolo Borciani” 2014, è stato tra i finalisti del medesimo Concorso nel 2017 e si è aggiudicato diversi premi e borse di studio internazionali.
Ensemble “compatto, pieno di smalto e di esuberanza”, l’Indaco mette in risalto le proprie qualità artistiche in un vasto repertorio, dal classico al contemporaneo, con una particolare predilezione per gli autori del XIX e XX secolo.
Inoltre, il Quartetto Indaco svolge un’approfondita ricerca sugli autori italiani e si dedica alla diffusione di nuovi linguaggi musicali.
Ha registrato per Brillant Classics l’integrale dei quartetti del compositore pavese Giovanni Albini e con Ema Vinci S.r.l. con la vittoria del bando SIAE “per chi crea” 2019 il quartetto “Canti dopo l’Apocalisse” di Andrea Portera.
Nel 2020 esce il primo Album, pubblicato con Ema Vinci dedicato alla musica del nord intitolato “Northern Lights” con lavori di Grieg, Sallinen, Rachmaninov e Carovani con un lavoro dedicato al quartetto.
Per il 2021 porta avanti il progetto editoriale e discografico “Dante21” in collaborazione con la casa Editrice Contemporanea “Sconfinarte” di Milano, che vede coinvolti 34 compositori italiani viventi per i canti dell’Inferno dantesco.
Dal 2017 prende parte al progetto internazionale “Le Dimore del Quartetto” ed è quartetto in residence presso il festival HighScore di Pavia e dell’orchestra Milano Classica.
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